Nel 1987, l’universo videoludico vide nascere Echelon, un simulatore di volo 3D fantascientifico che proiettava i giocatori nel ventunesimo secolo. A bordo di un Lockheed C-104 Tomahawk, il compito era pattugliare la propria zona di competenza per raccogliere informazioni e risolvere una serie di misteriosi e complicati eventi che accadevano nell’area. Una nota ufficiale riportava il fatto che, essendo tu il pilota, non eri il primo pilota incaricato per questa missione e di operare con cautela per evitare di non essere l’ultimo. Non male come augurio.


Echelon non era un semplice gioco di volo spaziale ma un’esperienza immersiva che sfruttava la tecnologia all’avanguardia dell’epoca per impartire semplici comandi vocali al nostro mezzo – in pratica parole che attivavano dei comandi – per avviare i motori, cambiare rotta e aprire il fuoco. Chissà perché questa cosa mi ricorda Goldrake!
Un’innovazione che rendeva certamente il gioco – tenendo conto che eravamo negli anni Ottanta – ancora più coinvolgente e realistico. La confezione includeva infatti una cuffia con microfono incorporato, e l’interfaccia The LipStik da inserire nella porta 2 del joystick.

Al tempo The LipStik veniva venduto negli USA come prodotto a parte a 19,95$ ma era stato incluso gratuitamente in questa edizione speciale del gioco insieme a degli adesivi.
Dietro a questa perla del gaming anni Ottanta c’era Access Software Incorporated, azienda americana fondata nel 1982 a Salt Lake City da Bruce Carver e Chris Jones, e nota per titoli come Leaderboard Golf e Raid over Moscow, divenuti famosi in Europa distribuiti da U.S. Gold.
Nonostante la grafica 3D molto lenta, soprattutto durante gli scontri in quanto scendeva a 2 fps, all’epoca Echelon era considerato un titolo all’avanguardia. Le missioni di combattimento spaziale e di esplorazione tenevano i giocatori incollati allo schermo, mentre la trama avvincente e l’ambientazione futuristica facevano sognare.
L’astronave poteva essere guidata nello spazio da pattugliare in tre differenti modalità:
- Scientific, che permetteva l’esplorazione degli scenari per raccogliere informazioni senza i combattimenti;
- Patrol, che permetteva di incontrare i pirati spaziali durante la fase di esplorazione;
- Military; che infine prevedeva le fasi di combattimento contro le astronavi ostili.
Echelon non era un gioco per tutti: la sua difficoltà richiedeva infatti abilità e strategia per essere completato. Ma per chi era all’altezza della sfida, la soddisfazione era immensa.
Anche questo gioco fa parte della nostra raccolta privata.