Come cercavamo di evitare i furti in negozio

Lavorare in Newel, in negozio, è stata un’esperienza incredibile per due motivi. Innanzitutto si potevano provare in anteprima i prodotti appena arrivati dai nostri fornitori. In secondo luogo si potevano conoscere tantissime persone che condividevano la stessa passione e che si rivolgevano a noi per un parere. Con alcuni di queste erano nate anche delle amicizie e qualche cliente è diventato, in seguito, anche un collega.

Non era però tutto rosa e fiori.

Come i libri in una classica libreria, in negozio erano esposte sugli scaffali le scatole dei prodotti e delle cartucce in vendita. I clienti potevano toccarle, guardare alcuni frame del gioco riportati generalmente sul retro della confezione e leggere le caratteristiche minime richieste per poterlo utilizzare. Nel caso dei giochi per console, poteva altresì capitare di farli provare sulle macchine demo esposte al centro del nostro punto vendita, in particolare nei momenti di minore afflusso.

Non era però raro che qualcuno portasse via qualche titolo senza pagare: capitava difatti di dover cercare l’ultimo pezzo presente in negozio, che ragionevolmente era quello esposto, senza trovarlo. Attenzione, tutto a memoria perché non esisteva un gestionale aziendale. Come limitare questi problemi?

Non disponendo di sistemi antitaccheggio, una soluzione fu quella di aprire e rimuovere dalle confezioni esposte il loro contenuto che, a sua volta, veniva cellofanato e custodito nei cassetti posti dietro il bancone del negozio, divisi per tipologia e in ordine alfabetico. Le scatole e le custodie vuote, a loro volta sigillate, venivano nuovamente esposte.

I furti diminuirono ma non bastò. Si rese necessario apporre sulle scatole e sugli scaffali dei bollini con l’indicazione di “scatola vuota”. In questo modo riducemmo ulteriormente i furti anche se ogni tanto le scatole e le custodie vuote sparivano ugualmente, evidentemente per conservare le copie – parliamo principalmente dei software su dischetto e cdrom – che qualche cliente si era evidentemente procurato per vie traverse.

Nella foto, il titolo “FS Global Upgrade” per Microsoft Flight Simulator, con il contenuto rimosso e conservato a parte per evitare il furto. Il bollino sulla plastica era per noi un aiuto per ricordare rapidamente il prezzo al momento della vendita. Lo stesso bollino, normalmente di colore arancione, verde o giallo, veniva attaccato sulla scatola esposta mentre le scorte, ovviamente sigillate, erano conservate nel magazzino posto sotto il negozio.

L’oggetto riportato nella foto fa parte della nostra collezione.

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