Nel laboratorio della Newel si riparavamo computer e console. In particolare si adattavano le versioni NTSC dei Saturn, Genesis e Famicon per l’utilizzo sui televisori PAL. Si riparavano anche i Mega Drive, i Super Nintendo e le console portatili Game Boy e Sega Game Gear. Per quest’ultimo non era raro cambiare la lampada interna che illuminava il display. Inoltre venivano effettuate le classiche “modifiche” installando la necessaria componentistica.
Parlando di computer, era frequente ricevere in assistenza le prime macchine ad 8 bit, dai classici Spectrum fino al mitico Commodore C64. Poi negli anni a seguire gli Amiga, macchine a 16 bit più moderne (utilizzavano la tecnologi SMD) ma comunque soggette a guasti. Durante gli anni della Commodore, Newel ricevette l’autorizzazione a riparare le macchine in garanzia per ovviare ai ritardi della casa madre. Successivamente il laboratorio venne riconvertito per dare assistenza ai clienti sui computer PC assemblati.
Oggi, nel nostro laboratorio, può succedere di tornare a mettere mano sui computer a 8 e 16 bit che fanno parte della nostra collezione vintage: l’età di queste macchine causa frequentemente guasti e malfunzionamenti. Su alcuni modelli di Amiga e sulle espansioni Ram, per esempio, è facile dover correre per rimuovere la “perfida” e pericolosa batteria tampone di qualche amico che si rivolge a noi.
Parlando del “biscottone”, è invece frequente dover intervenire per sostituire il fragile PLA, uno dei due chip CIA dedicati all’I/O oppure uno degli otto chip che compongono la memoria Ram. C’è da dire che è ancora possibile trovare i chip originali MOS sul mercato dell’usato, mentre diversi tecnici hanno realizzato dei chip sostitutivi che, in certi casi, funzionano al pari dell’originale. Altri componenti “minori” sono invece ancora oggi regolarmente in commercio.
Prossimamente pubblicheremo alcune riparazioni ed esperimenti che ancora oggi effettuiamo nel nostro laboratorio. E’ in effetti un modo anche questo per tornare a respirare l’aria di casa della Newel.