Flavio: il mio primo giorno in Newel

Al mio primo giorno di lavoro arrivai puntualissimo. Dopo la presentazione all’allora titolare Antonio, conobbi gli altri due dipendenti: Massimo e Graziano. Il terzo ormai lo conoscevo già da parecchio tempo: era Igor il ragazzo della MM2 di Cadorna.

Ricordo che Massimo mi portò a fare il giro del negozio. Aprì la porta a soffietto dietro al bancone che nascondeva le scale per accedere al piano inferiore e scendemmo. In quel momento vidi per la prima volta il reparto di spedizione dei pacchi (quelli delle vendite per corrispondenza), gli scaffali pieni di prodotti e i miei occhi curiosi vagavano ovunque. Quel posto mi sembrò enorme.

Non ero conscio, come semplice utilizzatore, quanto commercio di materiale informatico si effettuava in Newel. Schede di memoria per Amiga, le Janus per A2000, Hard Disk GVP per A500 da 40MB (!), scatole con migliaia di floppy disk da 3,5” Bulk vuoti… insomma, da far girare la testa ad un informatico. Avrei voluto comprare tutto soltanto per curiosità e per imparare cose nuove. Ovviamente accantonai l’idea, per il momento.

Ma un articolo mi colpì in particolar modo. Su uno scaffale erano custoditi una cinquantina di scatole di cartone rosso, e se la memoria non mi tradisce, con arrecante la scritta bianca “Power Computing”. 

Chiesi cosa fossero tutte quelle scatole e Massimo mi rispose “Drive compatibili per Amiga”. “Caspita” esclamai, “ci metterete una vita a venderli tutti!”. Fu così che conobbi subito l’inconfondibile e trascinatrice risata di Massimo. Fu così che vidi svuotarsi quello scaffale in pochi giorni.

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